Ricerca degli studenti. Situazioni di fragilità per l’8% delle famiglie

Analisi di due anni dei ragazzi del liceo Sanfelice. Segnalate difficoltà nell’accesso ai servizi di supporto

di Riccardo Negri. Gazzetta di Mantova, 21 ottobre 2017

VIADANA. L’8,3 per cento delle famiglie, tra Viadana e Comuni limitrofi, comprende componenti in situazione di grave fragilità (il 7,2 per cento anziani non autosufficienti, l’1,1 per cento cittadini disabili). Oltre la metà (il 52 per cento) di queste famiglie lamenta accessi difficoltosi ai servizi di supporto: una problematica evidenziata soprattutto da chi risiede in ambiente rurale o nei paesi più piccoli. Sono dati su cui riflettere, evidenziati da una ricerca della durata di ben due anni, realizzata da un gruppo di studenti del liceo economico-sociale “Sanfelice”. L’iniziativa è stata promosso dallo stesso istituto superiore, in partnership con Camera di commercio, azienda speciale PromoImpresa e Provincia, grazie ad un contributo di Fondazione Cariverona.
Gli esiti del lavoro sono stati illustrati nei giorni scorsi, in auditorium nel corso di un convegno sul tema “Welfare Co-Mantova. Alternanza scuola-impresa per lavorare sui bisogni del territorio”.

All’iniziativa sono intervenuti tra gli altri la dirigente scolastica Mariateresa Barzoni, il sindaco Giovanni Cavatorta, l’assessore Alessia Minotti e la direttrice del consorzio pubblico “Servizio alla persona” Daniela Ottoni.

«Un lavoro molto importante ed una bella collaborazione tra scuola ed amministrazione pubblica», ha commentato la Minotti. L’attività svolta ha costituito per gli studenti un percorso formativo in teoria e pratica delle metodologie di ricerca. I ragazzi hanno acquisito competenze tecniche, statistiche e comunicative utili per il loro indirizzo di studio. La ricerca ha approfondito vincoli, opportunità, bisogni e risorse delle famiglie del territorio.

Gli allievi hanno predisposto e poi realizzato – sempre seguiti e coordinati da docenti-tutor - ben 278 interviste a tutto campo (stili di vita, necessità, rapporto coi servizi), evidenziando tra l’altro come una quota rilevante di cittadini manifesti l’esigenza di una migliore conciliazione dei tempi lavoro/famiglia.
Se il 21,5% delle famiglie rivendica, in tale ambito, la sua autosufficienza, il 19,4% spesso può far fronte agli impegni familiari solo rinunciando a quelli di lavoro, e il 17,4% affidandosi alla rete amicale di supporto. L’8,5% delle famiglie lamenta tuttavia la totale assenza di reti di supporto.

La ricerca ha fornito numerosi altri dati di un certo interesse su cui i servizi sociali territoriali potranno avviare le riflessioni del caso. Durante il convegno di presentazione si è evidenziato altresì che l’analisi dei dati e la ricerca di risposte ai bisogni evidenziati potrebbe dare il via a start-up e promuovere sbocchi occupazionali.